La regola più idiota del calcio. Neanche gli arbitri riescono a decidere cosa farne

strane regole del calcio

Il calcio non è solo un gioco sportivo. È un’intera cultura, un modo per ottenere adrenalina, per astrarsi dalla vita quotidiana. Per i giocatori stessi, il calcio è anche un’incredibile fonte di reddito. Molti atleti guadagnano milioni solo giocando e, quando raggiungono un certo livello di popolarità, firmano ulteriori contratti monetari.

Esiste una serie di regole per il gioco. Il loro rispetto è controllato dagli arbitri presenti sul campo. Naturalmente, con l’avanzare della tecnologia, tutto viene ripreso da una telecamera. Ma l’arbitro deve comunque monitorare il processo e prendere una certa decisione in base ai fatti. Detto questo, c’è una regola che lascia perplessi anche loro.

Buco nero nella regolamentazione

Le situazioni di fuorigioco sono quasi sempre controverse (a parte le infrazioni clamorose, ma ci sono anche sottigliezze professionali). Ma esiste una certa nozione di fuorigioco passivo da parte di un giocatore attaccante della squadra avversaria. Significa che il giocatore è posizionato in modo tale che il portiere non possa vedere la palla stessa. L’attaccante, a sua volta, non tocca la palla. Ha il compito di impedire al portiere di calciare il pallone, in modo che il suo compagno di squadra possa arrivare sul pallone.

La cosa interessante è che questo è tecnicamente fuorigioco perché il giocatore è in fuorigioco, come dicono le regole del campo. Inoltre, influisce sul corso dello sport. Tuttavia, l’attaccante non ha toccato la palla e può diventare così per caso. In alcuni giochi questo momento viene ignorato, in altri diventa oggetto di forti polemiche.

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Prova di forza provocatoria in Chelsea-Tottenham

Lo scorso turno di AFL si è concluso con un’accesa discussione in campo tra gli allenatori del Chelsea e del Tottenham. Quando l’attaccante Risharlison è stato colto in posizione di fuorigioco passivo sulla linea tra il portiere e l’attaccante, Højbjerg. L’arbitro, però, non ha registrato l’infrazione, provocando un’ondata di indignazione tra i tifosi.

Non possiamo dire che l’arbitro si sia sbagliato. Ci sono stati parecchi incidenti simili, o addirittura più rumorosi, nell’APL. E poi non è stato commesso alcun reato. La cosa curiosa è che tre delle situazioni di più alto profilo si sono verificate proprio nell’ultimo anno. In tutti i casi, il fuorigioco è stato ignorato e il gol (se è stato segnato) è stato realizzato.

Molti altri giocatori dell’APL sono stati coinvolti nel processo. Alcuni si sono schierati con Risharlison, mentre altri si sono sentiti in colpa per il portiere. Ma il giornalista Dale Johnson, specializzato in arbitrati, ha deciso di chiarire il punto. Secondo lui, l’arbitro tiene conto della distanza che intercorre tra i giocatori.

Quando un tiro viene effettuato dall’esterno dell’area di rigore e il giocatore in fuorigioco è lontano dal portiere, il gol viene segnato. Ma va notato che ci sono esempi di tiri dalla linea del portiere, con l’altro giocatore a un metro di distanza dalla porta. Risulta difficile decidere come procedere in una situazione del genere e se un obiettivo viene conteggiato o meno. Il dibattito è molto acceso, ma non è ancora stata trovata una soluzione comune.